Il mercato è fermo, ci sono molte richieste di operatori che vogliono mettere la bandierina anche su Milano, ma chi vuole davvero comprare sono i fondi.
I motivi sono sempre quelli di prima, le banche non finanziano il settore horeca, se vuoi comprare devi avere i soldi, tutti qui.
I fondi prevedono un aumento significativo dell’inflazione quindi devono comprare prima che i prezzi (già ben oltre i valori ante la crisi del 2008! almento per Milano) crescano ancora.
Per gli albergatori cosa significa? Per quelli che hanno gli immobili, la certezza di avere una opportunità di monetizzare come mai nel passato, per gli altri la certezza che il mondo sarà davvero diverso, forse gli effetti della globalizzazione sono arrivati anche nel nostro mondo.
Cosa significa? All’estero, nei paesi avanzati, è quasi impossibile acquisire le gestioni, i proprietari degli immobili sono soprattutto fondi e i gestori (quasi sempre catene) si contendono gli immobili offrendo un affitto più alto.
Torniamo al presente, a Milano c’è richiesta di strutture, chi vende c’è, anzi sono tanti, i fondi ci sono ma domanda e offerta hanno difficoltà a trovare una sintesi, chi vuole comprare cerca l’affare chi vuole vendere non cede, ha in testa i valori del 2019, siamo sempre intorno ai 200/250mila a camera per il centro e a scalare verso la periferia.
Molti pensano che verso la fine dell’anno si arriverà ad una situazione diversa, è probabile che molti albergatori con strutture medie (40/70 camere) con affitti recenti, possano andare in difficoltà, contenziosi con la proprietà per gli affitti arretrati, o difficoltà ad intercettare una domanda nuova, in parole povere non si sa quando si potrà tornare ai livelli di fatturato ante covid. E, forse sul mercato si potranno fare affari interessanti, anche per l’acquisto delle attività.
Le strutture stanno tutte riaprendo, quelle aperte in zona stazione hanno occupazione del 80% rispetto al 2019, in centro un po’ meglio, i prezzi hanno la stessa dinamica.
In provincia tutto aperto
Chi è più a rischio sono i più anziani, non necessariamente di età, è certo l’ora di cambiare, togliamoci dalla testa i dogmi del passato, servono nuove idee se vogliamo sopravvivere in questo settore, insomma largo ai giovani, noi li dobbiamo supportare o passare mano.
Per ultimo, un aggiornamento su come vanno gli affari a Milano, le strutture stanno tutte riaprendo, quelle aperte in zona stazione hanno occupazione del 80% rispetto al 2019, in centro un po’ meglio, i prezzi hanno la stessa dinamica.
In provincia tutto aperto, l’occupazione continua a migliorare, ma i fatturati sono ancora intorno al -50% rispetto sempre al 2019.
Per ora è tutto, saluti a tutti
Antonio