Il credito d’imposta sugli affitti del 2020 per i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno, ottobre, novembre e dicembre, del 60% per l’affitto puro e il 50% sulla locazione d’azienda, il requisito essenziale è la riduzione del fatturato del 50%, e il pagamento dei mesi fino a novembre 2020 entro il 31 dicembre 2020, è stato spostato ad aprile 2021.
Quindi verificate se avete la possibilità di richiederlo.
Per il 2021 ad ora, i mesi per i quali di può richiedere il credito d’imposta sono gennaio, febbraio, marzo e aprile, la condizione è la diminuzione del fatturato del 50% non per l’anno precedente, ma sul fatturato del 2019.
Ora aspettiamo i nuovi aiuti del governo Draghi, si parla di “ristori” basati non sul codice ateco ma per tutti, o almeno per quelli che hanno avuto una perdita di fatturato del 33% del 2020 su 2019, ancora cassa Covid fino a giugno (da confermare) e conseguente blocco dei licenziamenti.
Bonus vacanza spendibile per tutto il 2021, ma solo per chi lo ha richiesto nel 2020 (per ora).
Il mese di febbraio ha avuto un andamento positivo sul turismo aziendale, da quello che mi risulta siamo a -40% sul fatturato di febbraio 2020 ultimo mese “buono”, questo è confermato dai dati industriali, mentre il terziario rimane ancora molto debole.
Le città d’arte sono ancora al palo, le grandi strutture sono ancora per la grandissima maggioranza chiuse e ad ora, non si vede una possibilità di riaprire, almeno fino a quando il turismo non possa ripartire.
I guru del World Travel & Tourism Council prevedono un rapido ritorno alle condizioni pre-pandemia, le condizioni però devono essere di totale sicurezza, vaccinazione di massa con percentuali bulgare, passaporto sanitario, condizioni che non penso si possano verificare per questo anno, forse nel 2022 o 2023.
Anche se, in memoria dell’estate 2020, il turismo vacanziero potrà segnare ottimi risultati causati dallo stop delle vacanze all’estero, forse vedremo qualche apertura delle grandi strutture in città.
Del resto ovunque si stanno organizzando eventi interessanti in previsione di un allentamento delle misure anti-covid per i mesi più caldi.
E gli albergatori che fanno? Chi ha una situazione economica più stabile, ha avuto i finanziamenti garantiti dallo stato, ristruttura le camere, o in generale investe nella struttura, o aspetta di trovare condizioni migliori per acquistare altre strutture, o aspetta con pazienza la fine della bufera, chi non ha la fortuna di trovarsi in queste condizioni dovrà decidere che fare, soprattutto se non ha la proprietà dell’immobile e paga un affitto importante.
Se vi può servire ho stipulato un accordo con una società importante per una valutazione indipendente e gratuita (per ora solo nelle città), scrivetemi o chiamatemi se vi potrà servire.
Per ora è tutto, buon lavoro e saluti
Antonio