Gli alberghi al tempo del coronavirus, seconda parte

Dopo aver preso una decisione se stare aperti, chiusi o entrambe le cose, dobbiamo sistemare le scadenze importanti. Se abbiamo mutui o finanziamenti dobbiamo iniziare le pratiche per la sospensione delle rate, se siamo in affitto o locazione d’azienda, possiamo iniziare a sondare la proprietà per capire che aria tira, anche se gli avvocati consigliano di aspettare qualche mese per quantificare il danno.

Se si tratta una riduzione ci preclude la possibilità di trattare in seguito, ma rimando a loro questo problema. La quantificazione, come ha detto Montanari, di albergatorePro, si potrebbe quantificare mediante la proporzione tra fatturato e affitto dell’anno (o anni) precedenti, ma non voglio sviluppare questo tema, perchè ho una idea diversa.

Se siamo in affitto e abbiamo comprato l’attività da poco, possiamo trattare la sospensione delle rate (cambiali?).

Poi dobbiamo organizzarci per pagare/o non pagare i fornitori, nel caso in cui non abbiamo cassa bisogna farsi finanziare per sopperire alla mancanza di liquidità, fare un piano per organizzare i pagamenti in ordine di priorità, anche questo dipende dalla vostra organizzazione.

Sistemata la parte finanziaria, in previsione dell’apertura dobbiamo ri-organizzare i turni del personale, io sono dell’idea di continuare con un approccio soft, si ricomincia con il minimo sindacale, se siamo stati aperti iniziamo ad inserire il personale a rotazione, se abbiamo goduto della Cassa Integrazione in deroga o FIS, possiamo farli rientrare nei turni che servono. Magari una settimana ciascuno o come ritenete giusto secondo la vostra organizzazione.

Ricordate che per riaprire dovete coprire i costi variabili e almeno una parte dei costi fissi, altrimenti non aprire! Meglio non aumentare i debiti.

Si può immaginare che dopo il 6 aprile, con la riapertura delle scuole e delle attività, un movimento business possa permettere una riapertura degli alberghi, non so immaginare in quale percentuale, vedremo.

Quindi non rimane che informarci, fare qualche corso on-line, aggiornarci, sfruttare queste lunghe giornate per migliorare la nostra organizzazione.

Per ora è tutto, buon lavoro e saluti

Antonio