Gli Alberghi, i Pos, e i circuiti interbancari

Gli Alberghi, i Pos, e i circuiti interbancari

Istruzioni per l’uso

Una delle cose più controverse nel nostro settore sono i rapporti tra i circuiti interbancari e gli hotel.

Ho visto in giro per l’Italia grandissime differenze di trattamento.

Ma facciamo un passo indietro, per spiegare a quelli che non sono molto esperti del problema, a cosa serve il POS e quali sono le caratteristiche che deve avere.

Il POS permette all’albergatore di incassare i pagamenti con le carte di credito, oggi è necessario avere anche il servizio di no-show, e il servizio di pre-autorizzazione.

Pre-autorizzazione, è possibile effettuare la pre-autorizzazione, se specificamente descritto nella politica di prenotazione, si usa questa possibilità per “bloccare” un importo pari alla prima notte (di solito la penale del no-show) alla carta di credito del cliente, così nel caso che il cliente non si presenti e non cancelli la prenotazione entro i termini, si procede all’addebito definitivo della penale, o chiusura pre-autorizzazione.

No-show, permette di addebitare l’importo della penale alla carta di credito del cliente.

Al 99% gli albergatori fanno il contratto del POS con la propria banca, che di solito, chiede un costo mensile per l’apparato tra i 10 e i 30 euro/mese, e una percentuale per il circuito Visa/Mastercard tra 1,2% e il 2,0%, per i bancomat la percentuale varia tra il 0,6% e il 0,8%.

Per American Expess e Diners, la percentuale è più alta e varia tra 1,9% e il 3%, di recente sono notevolmente diminuite.

Altro costo da sostenere sono le telefonate, i pos possono essere collegati alla linea telefonica normale (analogica o digitale), internet, o con una scheda gsm da cellulare.

Poi ci sono altri circuiti interbancari più aggressivi che propongono costi decisamente contenuti:

POS gratuito, con almeno 1500/2000 euro di transato al mese, commissioni Visa/Master tra 1,0 e 1,1%, bancomat 0,5 e 0,6%, telefonate gratuite.

Se vi fate i conti il risparmio annuale tra canone, percentuale e telefonate può raggiungere i 1000 euro, per le medie strutture.

Per ultimo vorrei spezzare una lancia per le carte più care, American Express e Diners, per un titolare di quel tipo di carta è spiacevole sentirsi dire che la carta non viene accettata, e potrebbe cambiare struttura, mi chiedo se vale la pena perdere un cliente solo per non pagare l’1% in più? Anche perchè avere la possibilità di accettare queste carte non costa nulla, quindi non avete un costo fisso, pagherete un po’ di più di commissione solo nel caso il cliente paghi con quelle carte.

Ultima cosa non fare mai un contratto che prevede il pagamento al netto delle commissioni, faccio un esempio, il cliente paga 100 euro e vi viene accreditato sul conto l’importo al netto della commissione (per esempio 1,9%) 100-1,90=98,10.

Molto meglio farsi accreditare l’importo totale e a fine mese farsi addebitare il totale delle commissioni.

Il caso dell’esempio è per una sola transazione giornaliera, perchè l’accredito è per il totale del giorno.

Per ora è tutto, a presto

Antonio